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ARTISTI E OSPEDALI

Background

Policlinico Agostino Gemelli, Roma

Alice Pasquini in arte Alicè è un’artista contemporanea le cui opere sono esposte sulle superfici urbane, nelle gallerie e nei musei di centinaia di città in tutto il mondo. Street artist, illustratrice e scenografa italiana, ha conseguito il diploma in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, completando il percorso di studi in Spagna con un Master of Arts in critica d’arte all’Università Complutense (2004) e un corso di animazione presso l’Ars Animation School di Madrid. Artista poliedrica, ha sperimentato diverse tecniche, generi e medium espressivi. È tra le poche esponenti femminili affermate a livello internazionale tra i protagonisti del movimento street art. In strada i suoi lavori spaziano dai piccoli interventi su arredi urbani, ai murales di grandi dimensioni. La sua ricerca varia dalla narrazione della vitalità femminile, lontana dallo stereotipo donna-oggetto, alle installazioni con l’uso di materiali inconsueti. I suoi lavori sono visibili in varie città dove è stata chiamata a realizzare opere pubbliche di committenza statale, tra cui: Sydney, Mosca, Singapore, Amsterdam, Londra, Berlino, Oslo, New York, Buenos Aires, Yogyakarta, Barcellona, Copenhagen, Marrakech, Saigon, Roma e Napoli.

Istituti Fisioterapici Ospitalieri, Roma

Jonathan Calugi nasce a Pistoia nel 1982. Il suo lavoro nasce spontaneo, poiché non è mai stato influenzato da particolari percorsi formativi. La sua innata passione per il disegno, inteso come atto libero e liberatorio durante il quale trasferisce su carta il suo intricato ma comprensibile immaginario, fanno di lui un instancabile ricercatore di forme nuove per immagini comuni. Ed è proprio il suo stile riconoscibile che nel 2010 ha fatto sì che venisse selezionato dalla rivista Print Magazine fra i 20 New Visual Artist Under 30 e nello stesso anno, dall’ Art Director Club di New York fra i 50 Young Guns sotto i trentanni, nel mondo. Sono degli anni seguenti le collaborazioni con importanti brand internazionali come Nike, De Longhi, Apple, Sony, Google, Facebook, Logitech, New York Times, etc. Oltre al suo lavoro come illustratore, Jonathan continua a portare avanti la sua ricerca artistica esponendo i suoi lavori in Italia e all’estero.

Ospedale Sant’Eugenio, Roma

Greg Jager è un artista contemporaneo con base a Roma. Noto per la sua estetica astratta, ha iniziato a occuparsi di arte negli spazi pubblici dopo la formazione come graphic designer. Ha evoluto il suo linguaggio visivo in un universo geometrico che lo ha portato a confrontarsi con diversi linguaggi (dalla pittura murale alle installazioni fino alle performance), sia nello spazio pubblico che in quello privato. Il dialogo tra arte, antropologia e architettura è il tema principale della sua indagine. Collabora a livello internazionale con istituzioni culturali, musei e gallerie tra cui MacRo, Azienda Speciale Palaexpo, Regione Lazio, Università Federico II, Inward, Contemporary Cluster, B-Murals - Centro d'arte urbana di Barcellona, Istituto Italiano di Cultura di Barcellona e Atene, Comune di Collegno (TO) e Walk The Line.

Ospedale San Camillo-Forlanini, Roma

Gummy Guè (Marco e Andrea Mangione) è un duo artistico che lavora principalmente nello spazio pubblico. La loro ricerca sviluppa un sistema di codici formali che seguono una determinata logica, una grammatica personale che esprime una visione sospesa. Una ricerca verso la sintesi che tende a manifestare vibrazioni positive e serene, verso la rappresentazione di uno spazio flessibile, un dialogo aperto con l’architettura e l’ambiente. Il loro interesse sulle nuove potenzialità espressive della superficie li porta ad intervenire in diversi ambienti legati all’attività collettiva. Impianti sportivi e aree ricreative sono gli spazi urbani dove sperimentare il movimento e l’attraversamento di uno spazio fruibile. I loro lavori sono presenti in molte città italiane ed europee, alcuni interventi come Playground, Skatepark e Orbital, sono stati pubblicati da magazine, libri e piattaforme dedicate al design e all’architettura come Domus, Designboom, Ad Magazine, Architectural Record e molti altri.

Ospedale Sandro Pertini, Roma

Joys, inizia la sua carriera artistica negli anni novanta, come molti suoi coetanei senza avere una formazione accademica si avvicina all’arte tramite i graffiti e comincia scrivendo il suo nome sul muro, focalizza la sua ricerca sul lettering, prima come esigenza di esistenza poi trasformandosi in esigenza di evoluzione; velocemente, espande il suo lavoro arricchendolo di spessore e matericità. La sua ricerca va oltre le due dimensioni e acquista nel tempo una plasticità che si appropria del territorio e della fruizione di un pubblico involontario e inconsapevole, da anni Joys ha esteso il suo linguaggio anche alla scultura, utilizzando materiali diversi ma mantenendo sempre uno stile unico. In bilico tra underground ed istituzionale, la ricerca di Joys è stata riconosciuta dagli addetti ai lavori del sistema dell’arte come inedita e personalissima grazie anche al suo maniacale studio del lettering e delle sue forme. Dopo più di 20 anni di evoluzione del proprio nome e delle lettere in generale, oggi Joys è focalizzato soprattutto sulle sue forme e su come applicarle senza limiti, dai muri agli oggetti creando delle vere e proprie texture che dialogano con l’architettura ospitante. La sua arte pubblica ha raggiunto quasi tutto il mondo da Venezia agli Stati Uniti, Cina, Taiwan, Russia, Australia e molti altri paesi. La sua esposizione principale comprende diverse importanti istituzioni riconosciute come il PAC e la Triennale di Milano, il MART Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto, e il Museo d'arte moderna GMoMA in Corea del sud.

Policlinico Tor Vergata, Roma

Krayon è un pixel artist italiano nato a Melfi, con base a Roma. Dopo gli studi in disegno industriale e grafica sviluppa un linguaggio personale con cui si contraddistingue da anni. Il pixel è l’elemento base su cui costruisce le proprie opere con pazienza e precisione. Nei suoi lavori emerge lo schema progettuale e la gestione dell’immagine nella sua complessità. Da sempre è stato influenzato dalle arti classico-scientifiche, dal neoimpressionismo di Seurat all’optical art di Vasarely. Durante il suo percorso artistico ha dipinto per molti festival come Vedo a Colori (Civitanova Marche), ManuFactory (Comacchio), Blue Flow (Ventotene), Streetart Wine Fest (Marsala), In wall we trust (Airola). Nel 2015 crea TEXTURA in fest, primo festival di street art nella sua città di origine. Nel 2018 viene ospitato a Shenzhen da Jardin Orange come artista residente e le sue opere vengono esposte durante la Shenzhen International Art Fair e Hong Kong Affordable art fair.

Ospedale San Filippo Neri, Roma

Lucamaleonte è nato a Roma nel 1983, dove vive e lavora. Laureato all’Istituto Centrale per il Restauro, è attivo nel campo della StencilArt dal 2001.
È entrato a contatto con la street art realizzando stencil sui muri di Roma, approdando in poco tempo alla produzione di opere più elaborate dipinte su tela.
Ha sviluppato uno stile molto personale, ottenendo stencil elaborati a più livelli realizzando immagini con una resa quasi fotografica.
Ha partecipato, nel corso degli anni a diverse esposizioni sia in gallerie italiane, sia all’estero (Stati Uniti, Australia…), come il Can’s Festival di Londra.
In collaborazione con Sten e Lex, Lucamaleonte è impegnato anche nell’organizzazione, di eventi legati alla street art, come l’International Poster Art, mostra internazionale di poster, giunta ormai alla terza edizione.

 

INMI Lazzaro Spallanzani, Roma

Oscar Odd Diodoro, è un illustratore e visual artist. Fa parte del collettivo artistico Out Of Sight con il quale si dedica a progetti di street art e performance di live painting. I suoi lavori sono caratterizzati da sintesi geometriche e pattern, spesso simmetrici e totemici. Si dedica sia a lavori commerciali che editoriali (Adobe, Warner Bros, Selle Royal, Newton Compton Editori, Eurac Research) ma anche a progetti personali, nei quali porta avanti la sua ricerca e visione artistica. I suoi lavori sono stati esposti in Italia e all’estero per eventi e gallerie d’arte.

 

Ospedale di Belcolle, Viterbo

Studio tuta è un duo di illustratori e graphic designer italiano. La nostra pratica abbraccia un ampio raggio di media che va dall’illustrazione alla stampa, dal wall painting alla tessitura. Il nostro linguaggio utilizza composizioni semplici e geometriche, figure al confini tra astrazione e figurazione. Siamo alla continua ricerca della struttura delle cose, amiamo la sintesi e crediamo che la fase di ricerca sia fondamentale per trovare la giusta strada e la soluzione più efficace. Studio tuta è un progetto di Alice Lotti e Patrizio Anastasi.

Istituto di Neuropsichiatria infantile, Roma

Francesco Poroli è nato e vive a Milano. Dal 2000 lavora come illustratore e art director freelance. Durante questi anni ha pubblicato su testate quali The New York Times Magazine, Wired, GQ e Il Sole24 Ore. Ha inoltre lavorato per clienti come Facebook, Campari, adidas, NBA, Red Bull, Unicredit e molti altri. Nel 2017 ha pubblicato “Like Kobe - Il Mamba spiegato ai miei figli” per Baldini&Castoldi. I suoi lavori sono stati premiati da Society of Illustrators New York e The Society of Publication Designers. È direttore artistico di Illustri Festival, speaker TEDx e insegna presso IED Milano, NABA and Domus Academy.

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